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Scriveva don Italo Dall'Aglio nel libro intitolato "Ravarano Paese Appennino" edito nel 1954 dalla tipografia "Scuola Tipografica Benedettina Parma".     

  A quaranta chilometri da Parma, seguendo la destra del torrente Baganza, oltrepassando il capoluogo Calestano, la valle si restringe come per invitare il forestiero a sostare; proseguendo la strada in lieve salita si giunge al paese di Ravarano che sorge in amena e ridente posizione, ai piedi del Montagnana. Salendo le alture che lo circondano, si gode un panorama magnifico. La vista, spaziando con sommo diletto, ammira le vallate del fiume Taro del Baganza e della Parma. Si scorgono i pittoreschi paesi che si adagiano nel piano verde ed ubertoso o si innalzano sulle ridenti colline o sulle creste di altri monti e in lontananza, quasi in sfumatura, si intravede la città di Parma. Ravarano, posto a 650 metri s.m., é formato in maggior parte di boschi cedui e di terreno coltivabile in cui cresce anche la vite. ecc. ecc. .....

Di notevole interesse geologico e spettacolare sono i Salti del Diavolo, caratteristici affioramenti rocciosi dall'aspetto di bastione rettilineo con guglie di roccia, torrioni e creste dentellate, che all'altezza di Chiastre tagliano trasversalmente la vallata in 5 km fino a raggiungere Cassio sulla sponda sinistra del torrente Baganza.