RAVARANO
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Territorio
Splendon di pace e di letizia i clivi
in azzurro sfumati via lontano,
dice il Baganza, dai suoi cento rivi.
Al piano aulente un cantico montano.
Tra le fronde novelle occheggian vivi
i fiori del pesco, e, i campi, in un arcano fremer di vita,
attendono giulivi,
l'orma possente del lavoro umano.
(da "Parma: Città e Provincia" 1913 E. Massa)
Val Baganza
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Il torrente Baganza
Il monte Montagnana
......Il magnifico altopiano del monte
Montagnana (m.1.312) tutto prati e faggi che cosi splendidamente
ne coronano la vetta, vicino ai secolari faggi detti di Maria
Luigia, per la visita che la Duchessa fece lassù nel 1830 ecc.
ecc. (tratto dal libro di don Italo
dall'Aglio,"LE VALLI DELL' APPENNINO PARMENSE" edito 5
febbraio 1956)
Il Tartufo nero di Fragno Siamo nel territorio dove nasce lo scorzone o tartufo nero estivo (tuber aestivum) il tartufo nero di Fragno (Tuber uncinatum Chatin) delizioso frutto della terra, è un vero e proprio tesoro sotterraneo. Con il suo intenso profumo e originale sapore è tra i più misteriosi esseri del regno vegetale. Una protuberanza che già nell'antichità meravigliò botanici e naturalisti e ancora adesso conserva i suoi segreti con molta gelosia. La micologia (lo studio botanico dei funghi) ha fatto luce su una parte dei segreti del tartufo, affermando che si tratta di un fungo micorrizico, esso infatti per sopravvivere instaura un rapporto di simbiosi mutualistica con la pianta ospite. Questa simbiosi consiste nello scambio di soluti e sostanze nutritive fra la pianta ed il micelio del fungo. Entrambi traggono grandi benefici da questo legame. Non tutte le piante sono idonee ad ospitare il tartufo nero di Fragno le preferite sono : il Carpino nero, la Roverella, il Cerro, il Nocciolo, il Faggio, il Ciliegio selvatico, il Pino nero etc... Il tartufo nero di Fragno si sviluppa preferibilmente su terreni derivanti dal disfacimento di rocce sedimentarie calcareo marnose del periodo Mesozoico e Cenozoico denominate "Flysch ". Questi grandi affioramenti calcarei sono presenti nelle nostre vallate, i più importanti sono il Flysch del Monte Sporno e del Monte Cassio situati in Val Baganza ed il Flysch del Monte Caio che interessa la Val Parma. I frutti del nero di Fragno si sviluppano in queste vallate nei terreni freschi e ben drenati al limitare o all' interno di boschi misti di latifoglie a partire da 500 metri fino a 900 - 1000 metri di altitudine preferendo un' esposizione fresca rivolta a Nord. (Dal sito web Tartufo nero di Fragno )
....Ecco cosa resta ,dopo il passaggio del metanodotto e le
ruote dei fuoristrada.
Tartufo nero di Fragno, eccezionale condimento miscelato con parmigiano -reggiano grattugiato, da il meglio di se con il risotto; da provare anche con le uova, con la polenta tenera e fonduta di formaggi.
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Video
Ravarano è situato nel cuore incontaminato dell' Alta Val Baganza, non esistono fonti inquinanti, l' unica attività produttiva è l'agricoltura, le aziende che operano nel territorio sono certificate biologiche; Ravarano potrebbe definirsi un paese "biologico". Il paesaggio, con i monti Montagnana e Cavalcalupo, offre un ambiente unico per gli amanti della natura; infatti il tipico bosco ceduo dell'Appennino ricopre con faggi e querce gran parte dei rilievi, alternandosi con i pascoli e i campi coltivati. La flora spontanea in primavera e in estate, i colori dell'autunno, le passeggiate nei faggeti ad alto fusto naturale, offrono al visitatore ricordi indelebili. In inverno il clima è unico: i venti caldi del mare Ligure incuneandosi nella Valle del torrente Baganza, dopo avere superato il Passo della Cisa, creano una vera oasi di benessere; la nebbia della pianura è lontana, la temperatura è mite e avvolgente.
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Il regista Piero Schivazappa nel 1990 vi girò una scena della fiction televisiva "IL PRATO DELLE VOLPI" produzione RAIUNO, con l'attore Carlo Delle Piane.
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